IL GAS RADON NEI MATERIALI DA COSTRUZIONE: RISCHI E MITIGAZIONE

Il radon è un gas radioattivo naturale che si forma dal decadimento dell’uranio presente nel suolo e nelle rocce. È incolore, inodore e insapore, ma può rappresentare un pericolo significativo per la salute umana quando si accumula negli ambienti chiusi. Sebbene sia noto soprattutto per la sua presenza nei terreni, un aspetto meno discusso riguarda il suo rilascio attraverso alcuni materiali da costruzione.

In questo articolo esploreremo la natura del radon, i suoi effetti sulla salute, i materiali da costruzione che lo contengono, le normative di sicurezza e le strategie per mitigarne la presenza negli edifici.

Cos’è il Radon e Come si Diffonde negli Edifici?

Il radon viene generato dal decadimento di elementi radioattivi naturali presenti nella crosta terrestre, principalmente uranio e radio. Questo gas tende a fuoriuscire dal suolo e può penetrare negli edifici attraverso le fessure nei pavimenti, le pareti, gli impianti idraulici e di ventilazione.

Oltre all’infiltrazione dal terreno, il radon può essere rilasciato da materiali da costruzione che contengono tracce di uranio. Alcuni esempi includono:

  • Granito e tufo
  • Cemento e calcestruzzo
  • Gesso e mattoni
  • Alcuni tipi di ceramica e laterizi

Questi materiali, se non adeguatamente controllati, possono contribuire all’accumulo di radon negli ambienti chiusi, rendendo la qualità dell’aria interna potenzialmente dannosa.

I Rischi per la Salute: Un Pericolo Silenzioso

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha identificato il radon come una delle principali cause di tumore ai polmoni, seconda solo al fumo di sigaretta. Questo perché il radon, una volta inalato, si trasforma in isotopi radioattivi che emettono radiazioni alfa, danneggiando le cellule polmonari.

Gli effetti dell’esposizione al radon dipendono da:

  • La concentrazione del gas negli ambienti chiusi (misurata in Bq/m³, Becquerel per metro cubo).
  • La durata dell’esposizione.
  • La presenza di altri fattori di rischio, come il fumo di sigaretta, che può amplificare gli effetti dannosi.

In alcuni Paesi, la soglia di concentrazione accettabile è di 100-300 Bq/m³, mentre una concentrazione superiore ai 300 Bq/m³ è considerata un rischio significativo per la salute. La misurazione della concentrazione è un passo fondamentale per la valutazione del rischio e per l’adozione di misure di mitigazione.

Normative e Regolamenti per la Sicurezza negli Edifici

Diverse nazioni hanno adottato regolamenti per limitare l’esposizione al radon, soprattutto negli edifici residenziali, pubblici e lavorativi. In Italia, il Piano Nazionale d’Azione per il Radon 2023-2032 stabilisce misure obbligatorie per la prevenzione e la riduzione del rischio di esposizione.

Le normative prevedono:

  • Misurazione del radon negli edifici, con limiti di concentrazione definiti.
  • Certificazione dei materiali da costruzione, con controlli per garantire livelli ridotti di emissione di radon.
  • Tecniche di isolamento, come l’impermeabilizzazione delle fondamenta e l’uso di barriere contro il radon.
  • Sistemi di ventilazione controllata, per evitare l’accumulo del gas negli ambienti chiusi.

Molti Paesi europei hanno adottato regolamenti simili, e l’Unione Europea ha stabilito delle linee guida per la sicurezza edilizia rispetto al radon.

Strategie per Mitigare la Presenza di Radon

Per ridurre i livelli di radon negli edifici, è possibile adottare diverse strategie, suddivise in misure preventive e correttive:

1. Prevenzione nei Nuovi Edifici

Nei nuovi progetti edilizi, la prevenzione del radon deve essere una priorità. Alcune soluzioni includono:

  • Utilizzo di materiali certificati con basse emissioni di radon.
  • Impermeabilizzazione delle fondamenta e delle pareti.
  • Installazione di sistemi di ventilazione che impediscono l’accumulo del gas.

2. Misure Correttive negli Edifici Esistenti

Se un edificio già costruito presenta livelli elevati di radon, è possibile intervenire con soluzioni specifiche:

  • Sigillare crepe e fessure nei pavimenti e nelle pareti.
  • Migliorare la ventilazione, installando impianti di aerazione controllata.
  • Depressurizzare il suolo sotto l’edificio, creando una barriera che impedisce il passaggio del radon.

3. Monitoraggio Costante

La misurazione periodica della concentrazione di radon è fondamentale per garantire la sicurezza nel tempo. I dispositivi di misurazione possono essere installati nelle abitazioni, negli uffici e negli edifici pubblici per verificare eventuali variazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.