IL RADON: UN PERICOLO INVISIBILE DA AFFRONTARE CON FORMAZIONE E STRATEGIE CONCRETE

Dal 1° gennaio 2025, il limite massimo di concentrazione di gas radon negli edifici sarà di 200 Bq/m³, come stabilito dal D. Lgs. 101/2020 e sue modifiche. Nuove costruzioni e interventi di mitigazione dovranno garantire il rispetto di questa soglia attraverso soluzioni tecniche come ventilazione efficace e barriere anti-radon.

Il radon, gas radioattivo naturale presente nel suolo, costituisce un serio pericolo per la salute pubblica, essendo riconosciuto come la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo. In questo contesto, il Collegio Regionale della Valle d’Aosta, sotto la guida della Presidente Denise Avoyer, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Donne Geometra – Esperti Gas Radon ed Edificio Salubre, ha organizzato un importante evento formativo, al quale hanno preso parte geometri, ingegneri e architetti di ogni parte d’Italia.

Tra i relatori figuravano nomi illustri come Massimo Faure Ragani di ARPA Valle d’Aosta, Rosabianca Trevisi dell’INAIL, Gaetano Settimo dell’Istituto Superiore di Sanità e Paola Allegri, Presidente dell’Associazione Nazionale Donne Geometra Esperti gas Radon – Edificio Salubre. L’obiettivo principale era accrescere la consapevolezza e aggiornare i professionisti sulle più recenti tecniche e normative in materia di risanamento dal radon.

L’evento si è focalizzato sui rischi associati al gas radon e sugli strumenti per gestirli, in linea con il D. Lgs. 101/2020 e il relativo decreto correttivo n.203/2022. Durante le sessioni, sono state presentate soluzioni tecniche e operative per ridurre la concentrazione di radon, con particolare attenzione agli ambienti abitativi e lavorativi, che dal 1.1.2025 devono essere progettati prevedento soluzioni che garantiscono concentrazioni sotto la soglia dei 200 Bq/mc.

Un argomento di grande rilevanza è stato il Piano Nazionale d’Azione per il Radon 2023-2032, un programma decennale adottato dal governo italiano. Esso propone interventi sistematici che integrano la qualità dell’aria indoor con l’efficientamento energetico, includendo misure come sistemi di mitigazione passivi e attivi, nuove procedure per le costruzioni a partire dal 1° gennaio 2025 e l’adeguamento alle moderne normative edilizie.

Durante l’incontro, il Presidente del CNGeGL Paolo Biscaro ha enfatizzato l’importanza di coordinare i vari settori dell’edilizia per promuovere edifici salubri e sostenibili, garantendo al contempo il rispetto delle normative e la tutela della salute dei cittadini. È stata inoltre sottolineata la necessità di sfruttare al massimo le risorse regionali messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per misurazioni, interventi di mitigazione e formazione.

La Categoria dei geometri, grazie alla propria lungimiranza, ha iniziato già da tempo a preparare i professionisti del settore per affrontare le nuove sfide e i requisiti introdotti dalla normativa sul gas radon. Attraverso un impegno costante in ambito formativo e l’organizzazione di eventi informativi, ha contribuito ad accrescere le competenze tecniche necessarie per la progettazione e l’implementazione di interventi di mitigazione efficaci. Questa preparazione anticipata non solo permette ai professionisti di adeguarsi ai cambiamenti normativi, ma li pone anche in prima linea nella promozione di un’edilizia salubre, sostenibile e sicura per la salute pubblica.

Questo evento ha rappresentato non solo un’occasione di aggiornamento e confronto per gli esperti del settore, ma anche un invito ad agire in maniera consapevole e responsabile per affrontare un problema invisibile ma concreto come il radon. Attraverso il lavoro congiunto dei Collegi territoriali e delle istituzioni nazionali, la categoria professionale conferma il proprio impegno a favore della salute pubblica e della qualità abitativa.

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