Il gas radon è un gas radioattivo presente naturalmente nel terreno e nelle rocce sotterranee. Se presente in quantità elevate, può penetrare negli edifici attraverso le fessure e le crepe delle fondamenta, aumentando il rischio di esposizione alla radiazione ionizzante con notevoli rischi per la salute. Un tecnico specializzato può accertare le concentrazioni oltre i limiti di sicurezza.
Per valutare la presenza di gas radon negli edifici, è possibile effettuare delle misurazioni specifiche, utilizzando dei rilevatori a lungo termine o dei test brevi. In caso di risultati positivi, è necessario adottare delle misure di mitigazione, quali l’aerazione degli ambienti oppure l’installazione di sistemi di mitigazione.
L’esposizione prolungata al radon può aumentare il rischio di cancro ai polmoni, soprattutto per coloro che fumano o hanno già problemi respiratori. Il gas radon è la seconda causa principale di cancro ai polmoni dopo il fumo.
Per ridurre il rischio di esposizione al radon negli edifici, sono disponibili diverse soluzioni, sia preventive che correttive. Ad esempio, si possono installare sistemi di ventilazione adeguati, creare barriere impermeabili o utilizzare materiali resistenti al radon durante la costruzione di nuovi edifici.
È importante effettuare controlli periodici dei livelli di radon negli edifici, soprattutto nelle zone ad alto rischio, come quelle con terreno granitico o vulcanico. In caso di livelli elevati, è necessario intervenire tempestivamente per ridurre l’esposizione e il rischio di cancro ai polmoni.
In Italia ci sono molti tecnici specializzati iscritti negli Albi e/o Ordini professionali, che per operare hanno seguito una apposita formazione per conseguire un attestato di qualifica di 60 ore e che si aggiornano periodicamente per svolgere l’attività di progettazione di opere edili di mitigazione del radon.
Di seguito sono elencate alcune tecniche di mitigazione del gas radon:
- Ventilazione naturale: una completa circolazione dell’aria può ridurre significativamente la concentrazione di gas radon nelle aree interne.
- Ventilazione meccanica controllata (VMC): questo sistema prevede l’installazione di ventilatori in grado di aspirare l’aria dal sottosuolo, filtrarla e poi espellerla all’aperto.
- Guaina (membrana) riducente: essa può essere posata tra il terreno e la fondazione dell’edificio, impedendo la migrazione del gas in interni.
- Sigillare i punti di entrata del gas: si possono sigillare tutte le fessure e le crepe che conducono il gas nel locale.
- La pressurizzazione del sottosuolo: aiuta a impedire il flusso del gas dall’ambiente interno verso l’esterno.
- Riduzione del livello del vapore acqueo: la riduzione dell’umidità riduce la percolazione degli elementi radioattivi.
In conclusione, la scelta della tecnica adeguata per il vostro edificio dipende dalle circostanze locali e dalle caratteristiche dell’edificio stesso. Consigliamo quindi di consultare un esperto per valutare l’efficacia delle diverse opzioni di mitigazione del radon in base alle specifiche esigenze.
Per valutare la presenza del Gas Radon rivolgiti ad un tecnico esperto in interventi di risanamento, munito di idoneo attestato di qualifica. Per metterti in contatto con uno vicino alla tua zona clicca qui
Per diventare un Esperto in interventi di risanamento del gas radon, devi essere un tecnico iscritto All’albo (ingegneri, architetti, geometri, periti) e aver conseguito un attestato a seguito di un corso di almeno 60 ore organizzato dagli enti autorizzati secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.
Per partecipare al corso scrivete a: info@tecnicieprofessione.it