In Lombardia nel Comune di Ghedi, l’amministrazione investirà più di 30 mila euro per rendere salubre il seminterrato della scuola, dove le concentrazioni del gas radon superano i limiti previsti dalla normativa
La Regione Lombardia è tra i territori più esposti al gas Radon e il monitoraggio delle abitazioni e gli edifici pubblici, tra cui le scuole da parte dell’Arpa ha confermato concentrazioni superiori a quelle previste dalla normativa. Per mettere in sicurezza la scuola media del Comune di Ghedi, l’Amministrazione ha stanziato 35mila euro per realizzare queste interventi di mitigazione, dopo che tramite diversi dosimetri è emerso, come riportato nel progetto definitivo, «che sono stati rilevati valori superiori ai limiti di 300 Bq/m3, becquerel al metro cubo, definiti dalla normativa».
Ghedi, come emerso dai dati di Arpa Lombardia, risulta uno dei paesi che hanno concentrazione di radon oltre i limiti. Ricordiamo, che il radon è radioattivo, ma essendo un gas nobile è poco reattivo chimicamente. Il vero pericolo sono i suoi prodotti di decadimento, anch’essi radioattivi, che si fissano al pulviscolo atmosferico e quindi irraggiano il tessuto polmonare e bronchiale. Il dna delle cellule colpite può essere danneggiato e se i meccanismi di riparazione cellulare non sono sufficienti si può sviluppare, anche a distanza di anni, un tumore polmonare.
La scuola di Ghedi è stata costruita negli anni sessanta, ed ha una superficie complessiva di 900 metri quadrati e gli interventi prevedono l’attività di un Esperto in interventi di risanamento gas radon, che sono geometri, architetti, ingegneri iscritti all’albo professionale, muniti di apposito attestato conseguito dopo aver partecipato ad un corso specifico universitario dedicato di 60 ore. Sarà questo tecnico a stabilire l’intervento adatto per riportare le concentrazioni sotto la soglia limite prevista dal decreto legislativo 101/2020. Operazioni importanti e che vanno realizzate in breve tempo, considerando che i rischi causati dall’esposizione al gas radon sono stati certificati dall’Istituto Superiore di Sanità. «Il radon e i suoi prodotti di decadimento emettono radiazioni ionizzanti – è specificato in un approfondimento della Fondazione Veronesi – che possono danneggiare il Dna. Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, il radon è responsabile del 10 per cento dei tumori del polmone che si registrano in Italia. Gli studi epidemiologici hanno dimostrato che il rischio di tumore del polmone aumenta in modo proporzionale all’aumentare della concentrazione di radon e all’aumentare della durata di esposizione. Non esiste un valore sotto il quale non c’è rischio».
Per abbattere la presenza di radon si possono effettuare diversi interventi di risanamento, come aspirare l’aria dal suolo per poi espellerla all’esterno, possibilmente sigillando le vie d’ingresso. Nella scuola media di Ghedi, in cucina, sono stati individuati punti di ingresso del radon che sono stati già sigillati. Ora si resta in attesa della mitigazione definitiva, che sarà poi coadiuvata da ulteriori misurazioni di verifica.
I Dirigenti scolastici e laddove questi non provvedono ad ottemperare alle disposizioni del Decreto Legislativo n.101/2020, i genitori o facenti funzioni, il corpo docente e amministrativo dovrebbero sollecitare per immediati monitoraggi.
Il dirigente scolastico o il referente della sicurezza si rivolge ad un laboratorio certificato secondo le disposizioni normative, che fornisce un numero necessario di dosimetri (variano secondo la grandezza ed il numero dei locali dell’edificio) da posizionare nelle aule e negli uffici, mense, palestre, biblioteche, ecc. Dopo sei mesi vengono sostituiti da altri dosimetri, perchè la misurazione deve essere annuale (due semestri). Se i valori rilevati superano i 300 Bq/mc, il dirigente scolastico si rivolgerà ad un tecnico abilitato, “esperto in interventi di risanamento gas radon“.
Puoi richiedere i dosimetri per misurare il gas radon cliccando qui
Puoi contattare un tecnico specializzato: la legge ha stabilito che possono agire i geometri architetti e ingegneri iscritti all’albo che siano in possesso di un apposito attestato di qualifica conseguito dopo la partecipazione ad un corso universitario dedicato di 60 ore. (Chiedi sempre che il tecnico esibisca il suo attestato, per evitare eventuali truffe). Per contattarne uno clicca qui
Per informazioni su come diventare un esperto in interventi di risanamento gas radon scrivi a: info@tecnicieprofessione.it