IL GAS RADON NELLE SCUOLE E’ UNA MINACCIA PER GLI STUDENTI E IL CORPO DOCENTE

Questo gas non dovrebbe essere trovato nelle strutture scolastiche e, se la sua presenza è confermata, i bambini dovrebbero essere spostati fuori dagli edifici. L’esposizione delle persone ad un alto valore di concentrazione provoca il cancro del polmone. Parola all’esperto geometra Daniela Giovannelli

Il gas radon in Italia è presente su quasi tutto il territorio nazionale, ragione per la quale è obbligatorio monitorare gli edifici come richiesto dal decreto legislativo n.101/2020.

il gas radon nelle scuole

Il gas radioattivo si trova in molte strutture scolastiche italiane ed è molto pericoloso per la salute degli studenti, dei docenti e il personale addetto. I Dirigenti scolastici, hanno l’obbligo di monitorare gli edifici, affidando ad un laboratorio certificato le misurazioni per un intero anno.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha informato che il radon, dopo il fumo, sia la seconda causa di cancro ai polmoni, e molti specialisti avvertono che questo gas pericoloso può portare alle neoplasie di altri organi.

Passando molte ore del giorno, all’interno delle aule dove sono presenti alte concentrazioni di radon, consente di respirare questo pericoloso gas, che è prodotto della decomposizione dell’uranio. Si trova in stanze poco ventilate, soprattutto nei piani scantinati e terra, ma per l’effetto camino può salire nei piani più alti. Nello spazio aperto la sua concentrazione è molto bassa, ma all’interno, il radon può accumularsi in alte concentrazioni. Viene ingerito nel corpo attraverso le vie respiratorie ed è un pericolo per la salute di tutti; i bambini, le persone più anziane, le donne in gravidanza o persone con malattie sono ancora più vulnerabili. I Dirigenti scolastici e laddove questi non provvedono ad ottemperare alle disposizioni del Decreto Legislativo n.101/2020, i genitori o facenti funzioni, il corpo docente e amministrativo dovrebbero sollecitare per immediati monitoraggi.

Il dirigente scolastico o il referente della sicurezza si rivolge ad un laboratorio certificato secondo le disposizioni normative, che fornisce un numero necessario di dosimetri (variano secondo la grandezza ed il numero dei locali dell’edificio) da posizionare nelle aule e negli uffici, mense, palestre, biblioteche, ecc. Dopo sei mesi vengono sostituiti da altri dosimetri, perchè la misurazione deve essere annuale (due semestri).

Se i valori rilevati superano i 300 Bq/mc, il dirigente scolastico si rivolgerà ad un tecnico abilitato, infatti in Italia possono intervenire solo geometri, architetti e ingegneri iscritti all’albo muniti di apposito attestato conseguito dopo 60 ore di formazione specifica per “esperto in interventi di risanamento gas radon“.

Questo valutata la struttura,l’ubicazione, l’esposizione dell’edificio, il tipo dei materiali, la misura delle concentrazioni, provvederà a stabilire il tipo di intervento necessario. La ventilazione costante degli ambienti è un presupposto fondamentale.

È possibile ridurre il rischio di un’alta concentrazione radon in modo efficace in ogni edificio scolastico, sia di nuova che di vecchia costruzione. Ogni dettaglio deve essere pianificato prima d’intervenire, per valutare quale sia l’approccio migliore. Ecco alcune soluzioni possibili:

  • chiudere e sigillare eventuali crepe o fessure nelle fondamenta e nelle pareti contro terreno;
  • arieggiare gli ambienti per disperdere la concentrazione di radon presente, se non è previsto un sistema di ventilazione meccanica.
  • ridurre la concentrazione di radon installando ventilatori che aspirino l’aria dai locali interrati e la convoglino all’esterno
  • implementare soluzioni che consentano di immettere aria nell’edificio per creare una sovrimpressione nei locali interrati. Una forza invisibile che evita al radon di penetrare facilmente.
  • realizzare, se non presenti, condotte riservate al solo utilizzo degli impianti di riscaldamento, per approvvigionamento dell’aria esterna
  • realizzare sistemi di ventilazione per bagni e cucine che permettano un sufficiente afflusso d’aria e non provochino depressione all’interno dei locali interrati;
  • verificare che eventuali impianti di ventilazione meccanica controllata non prelevino aria direttamente dal terreno, ecc.

Nonostante tutte le azioni che è possibile implementare, solo un sopralluogo e una progettazione personalizzata possono fronteggiare il problema del radon e risolverlo in modo definitivo.

Puoi richiedere i dosimetri per misurare il gas radon cliccando qui

Puoi contattare un tecnico specializzato: la legge ha stabilito che possono agire i geometri architetti e ingegneri iscritti all’albo che siano in possesso di un apposito attestato di qualifica conseguito dopo la partecipazione ad un corso universitario dedicato di 60 ore. (Chiedi sempre che il tecnico esibisca il suo attestato, per evitare eventuali truffe)

Per contattarne uno clicca qui

Per informazioni su come diventare un esperto in interventi di risanamento gas radon scrivi a: info@tecnicieprofessione.it

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