GAS RADON IN LOMBARDIA: UNA NUOVA LEGGE

Gas Radon, inizia il percorso per una legge regionale

La Regione Lombardia ha approvato all’unanimità il progetto di legge che aggiorna le norme in materia di protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti e alla gestione di impianti che utilizzano materiali radioattivi.

Gas Radon , la nuova legge

La nuova legge adegua ed integra la normativa regionale alle disposizioni del decreto legislativo n. 101/2020, che ha recepito la direttiva europea 2013/59/Euratom. Disciplina, in termini più rigorosi rispetto alla normativa precedente, sia la protezione sanitaria delle persone soggette a esposizione – professionale, per finalità mediche, a sorgenti naturali- sia la gestione in sicurezza di impianti che impiegano materiali radioattivi; sia la gestione dei rifiuti radioattivi. Introduce anche la tematica dell’esposizione al radon nelle abitazioni. Sui rifiuti radioattivi prevede inoltre una disciplina di maggior salvaguardia, anche per quei rifiuti che contengono limitate quantità di radioattività.

“L’approvazione di questa proposta di legge – prosegue il portavoce del M5S – rappresenta un primo passo, necessario e propedeutico, ma il problema legato alla formazione di radon all’interno delle nostre case, e alle sue conseguenze per la nostra salute, deve essere affrontato in maniera più approfondita. Motivo per cui nei prossimi giorni depositerò una proposta di legge, scritta insieme al collega Mariani, che permetterà a Regione Lombardia di affrontare la questione radon a 360°: dal monitoraggio dei siti, fino alla regolamentazione attraverso l’istituzione di valori di soglia e l’istituzione di un albo per le aziende e gli specialisti incaricati di effettuare i controlli.

La nostra proposta di legge sul radon ha già riscosso il consenso delle altre forze politiche presenti in Consiglio e a breve il suo percorso sarà incardinato all’interno delle commissioni. Anche L’assessore Cattaneo ha annunciato che la Giunta seguirà con attenzione il percorso della mia proposta. Il gas radon – spiega Cenci – si sviluppa in seguito al decadimento naturale dell’uranio presente naturalmente all’interno del suolo terrestre. Questo processo libera un gas, il radon per l’appunto, che può entrare all’interno delle abitazioni non isolate dal suolo, tendenzialmente quelle maggiormente datate. Essendo inodore è impossibile accorgersene, ma è stato stimato che respirare radon è la causa di circa quattromila decessi l’anno in Italia, in seguito a gravi malattie al sistema respiratorio. Intervenire per isolare le case più datate e imporre per legge l’isolamento delle nuove costruzioni, permetterebbe di salvare molte vite oltre a rappresentare un notevole sgravio di costi per il sistema sanitario nazionale”.

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