Il gas radon provoca il cancro del polmone: ridurre le eventuali concentrazioni negli edifici è fondamentale per tutelare la salute
Il radon può danneggiare le cellule nei polmoni e provocare il cancro, esso è responsabile di circa 21.000 decessi ogni anno negli Stati Uniti, e in Italia si stimano dai 3500 ai 6000. Di solito ci vogliono dai 5 ai 25 anni per svilupparsi e i primi segni e sintomi possono includere:
- tosse persistente
- sangue mentre si tossisce
- affanno
- raucedine
- dolore toracico, soprattutto quando si ride o si tossisce
- infezioni comuni come bronchite e polmonite
Nel corso del tempo, si può anche verificare perdita di appetito, perdita di peso e affaticamento.
Secondo l’American Cancer Society,il fumo è la principale causa di cancro ai polmoni. Il radon arriva al secondo posto. Circa il 10% dei decessi per cancro correlati al radon sono in persone che non fumano. Le persone che fumano e sono esposte ad alti livelli di radon sono ancora più a rischio.
L’Italia uniformandosi agli altri Paesi, per tutelare la salute della popolazione nelle abitazioni e luoghi di lavoro, ha emanato il Decreto Legislativo n.101/2020, demandando ai geometri, architetti e ingegneri iscritti all’Albo professionale e in possesso di un attestato di qualifica conseguito a seguito di un corso specifico la competenza di intervenire negli edifici dove sono presenti elevate concentrazioni di radon.
Ai fini della misurazione della concentrazione media annua di attivita’ di radon in aria, devono essere impiegati dispositivi di misurazione per un intero anno solare, mediante uno o piu’ periodi di campionamento consecutivi, utilizzando metodiche di misura riferibili a norme tecniche nazionali o internazionali.
Sia l’esercente, che l’occupante in caso di abitazioni e’ responsabile della corretta gestione dei dispositivi di misurazione durante i periodi di campionamento.
Ciascun dispositivo di misurazione deve essere univocamente associato ad un punto di misurazione.
Come procedere nei luoghi di lavoro
Per i luoghi di lavoro, le misurazioni vanno eseguite in tutti i locali separati del luogo di lavoro. In caso di un elevato numero di locali analoghi in termini strutturali, d’uso e di ventilazione, e’ possibile effettuare misurazioni su un campione ridotto, comunque non inferiore al 50%.
Nel caso in cui si riscontri il superamento del livello di riferimento almeno in un locale, le misurazioni dovranno essere estese a tutti gli altri ambienti non misurati.
Per locali con una superficie inferiore o uguale a 100 mq, e’ necessario identificare almeno un punto di misurazione ogni 50 mq o frazione. Per locali di dimensioni maggiori di 100 mq e’ necessario identificare almeno un punto di misurazione ogni 100 mq o frazione.
Nel caso di tunnel, sottovie, catacombe, grotte e metropolitane e altri luoghi, le misurazioni devono essere eseguite preferenzialmente nelle posizioni ove solitamente stazionano gli operatori. In questi casi devono altresì essere adottate tecniche di misurazione adeguate alle condizioni microclimatiche degli ambienti.
Come procedere nelle abitazioni
Per le abitazioni, le misurazioni vanno eseguite almeno in un locale privilegiando i piani piu’ bassi dell’abitazione stessa, i locali con piu’ alto fattore di occupazione quali ad esempio le camere da letto.
Per le misurazioni sono necessari dei semplici dosimetri da richiedere ai lavoratori certificati, come definiti dal decreto stesso, che rilasceranno un apposito certificato, con il risultato in termini di concentrazione media annua di attivita’ di radon in aria per ogni punto di misurazione.
Ricorda che tutte le case contengono radon. Quando viene rilevata un’alta concentrazione di radon, può essere mitigata con successo a un costo generalmente basso rispetto al valore della casa. Quando viene trovato un alto livello di radon, risolvere questo problema può proteggere il valore della tua casa.
Come posso ridurre la quantità di radon nella mia casa?
Se il risultato del test del radon è superiore ai 300 Bq / m3, è necessario adottare misure per ridurre la concentrazione. Le tecniche per abbassare i livelli di radon sono efficaci e possono salvare vite umane.
Il metodo più comune di riduzione del radon è la depressurizzazione del suolo. Questo sistema funziona attirando aria (e radon) sotto le fondamenta di una casa e drenandola all’esterno. In generale, l’installazione di questo sistema consiste in un tubo installato nel pavimento della fondazione e collegato a una parete esterna o a una linea del tetto. Un piccolo ventilatore è attaccato al tubo – tira il radon dal fondo della casa verso l’esterno prima che entri in casa.
È molto importante trovare un professionista qualificato per eseguire la riduzione del radon. Accertati che sia un geometra, architetto o un ingegnere iscritto all’Albo e in possesso di un attestato di qualifica rilasciato dopo aver partecipato ad un corso universitario dedicato di 60 ore , visto che la normativa vigente riconosce esclusivamente a queste figure professionali la competenza di poter eseguire le mitigazioni di radon.
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